Terton è un termine tibetano associato spesso alla tradizione buddhista, che indica gli scopritori di tesori, come tale voglio pormi, e con spirito entusiasta e curioso, indagare sulle culture, storie e vicende dell'umana civiltà (e non solo!)
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giovedì 15 gennaio 2015
E' proprio uno che viene dall'isola di Wak Waq!
Dissero ad Hasan al-Basri "Non potresti giungere all'isola di Wak Wak neanche se i jinn volanti e le stelle vaganti ti assistessero, questo perchè tra te e quell' isola ci sono sette valli, sette mari e sette montagne di infinità grandezza." Storia di Hassan al- Basri, Mille e una notte.
Dov'era diretto il nostro Hasan al-Basri? E sopratttutto cosa cercava?
In questo racconto si narra che il giovane s'invaghì di una misteriosa donna che possedeva un abito di piume che le permetteva di volare, e al fine di impedirle di spiccare nuovamente il volo, glielo nascose e la sposò, incastrata doppiamente insomma.
Ma un giorno la donna uccello, una volta ritrovato il proprio abito, svanì inaspettatamente così come era giunta, lasciando però ad Hassan un ultimo messaggio, in cui riferiva di trovarsi nell'isola di Wak Wak.
Il nome di questo luogo ricorre spesso nelle leggende arabe e persiane, in particolare riferimento ad un omonimo albero, l'albero di Wak Wak, una mitica pianta dai frutti a forma di teste o uomini interi, (si parla soprattutto di donne nude di incredibile bellezza) i quali morivano non appena toccavano il suolo esclamando infine "Wak Wak!"
Secondo altre versioni invece il Wak Waq è un albero che sussurra presagi, e cresce in un'isola governata da sole donne, probabilmente simili alle amazzoni, o fattucchiere come la donna ricercata dal protagonista del racconto delle mille e una notte.
Essendo l'isola amena un soggetto ricorrente nei racconti di marinai ed eroi di tutte le epoche, è difficile dire se l'isola in questione sia esistita o meno, si ipotizza comunque che tale posto possa essere il Madagascar in malgascio Vahoaka, che per altro è già noto alle cronache fantastiche della mille e una notte come possibile patria del Rok, enorme aquila in grado di ghermire persino elefanti (in realtà l'unico uccello autoctono di grandi dimensioni, "l'uccello elefante" ormai estinto da qualche secolo, era inabile al volo).
Una chicca sul titolo: essere qualcuno che viene dall'isola di Wak Wak è un modo di dire arabo che corrisponde al nostro italiano "venire da un altro pianeta", pertanto, se apparite abbastanza bizzarri alla gente comune, sappiate che non c'è bisogno di cercare un lontano pianeta in cui rifugiarvi, ma c'è l'isola di Wak Wak in qualche mare ignoto che vi aspetta!
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