Attualmente sparsi tra le aree a maggioranza curda, tra Turchia, Iraq e Siria, gli yazidi nel corso dei secoli sono stati emarginati e mal tollerati per via della nomea di adoratori del diavolo, io personalmente mi sono imbattuta in questo nome per la prima volta, quando anni fa lessi "Incontri con uomini straordinari" di Gurdjieff.
Tra gli aneddoti d'infanzia dell'autore, si narrava di un curioso episodio: alcuni ragazzini avevano disegnato un cerchio bianco intorno ad un loro coetaneo yazida, e questo vi era misteriosamente rimasto bloccato dentro, non poteva uscirne in alcun modo e gridava disperato. Gurdjieff impietosito si avvicinò e non appena cancellò parte del cerchio, il misterioso ragazzino riuscì a fuggire. E' significativo, perchè chiunque conosca un pò di tradizioni magiche o rituali, sa bene che il cerchio è spesso legato all'evocazione di creature soprannaturali, se siete dei lettori di classici, avrete trovato questo elemento nel Faust, quando il protagonista evoca il demonio Mefistofele.
Al di là di supposizioni e fantasticherie, cosa sappiamo sugli yazidi? Raccogliendo i miei dati a disposizione, proverò a tracciarne un quadro esaustivo, per quanto possibile.
Partiamo dal nome:
-izad in persiano, o yazata in avestico(1), significa venerabile o angelo, vedremo più avanti perchè.
-Yazid è il nome del figlio del califfo Mu'awiya (circa VIII secolo), della dinastia Umayyad, colui che uccise il figlio di 'Ali, Husayn a Karbala in Iraq(2), secondo gli yazidi egli avrebbe in seguito abbandonato l'islam per abbracciare questa fede, per poi diffonderla nella zona dell'attuale Siria.
Figura importantissima e centrale del culto è "Malak Ta'us" un essere angelico, il cui nome vuol dire "angelo pavone".
Malak Ta'us è il più importante dei sette angeli creati da un dio (a cui non viene tributato nessun culto), egli cadde dal cielo per una colpa non ben precisata nei testi, di cui ben presto si pentì, tanto che le sue copiose lacrime riuscirono ad estinsero il fuoco di tutti gli inferni, ed a seguito di ciò fu rimesso in cielo dal dio.
Questi sette esseri o angeli sono le potenze attive di Dio, essi dispensano benedizioni e disgrazie sulla terra e possono entrare in comunicazione con l'uomo.
I loro nomi richiamano personaggi della storia dell'islam, in quanto gli angeli sono scesi più volte sulla Terra per reincarnarsi in particolari uomini e profeti.
Tra questi vi è Shaikh 'Adi ben Musafir, conosciuto anche dai musulmani come sufi e mistico, che ricevette intorno all'XI secolo una rivelazione, e si recò a Lalish nel nord Iraq, per abitare in una caverna, nella zona eseguì numerosi miracoli di guarigione, ed è attualmente seppellito nel complesso templare mostrato nelle foto seguenti.
La ritualità yazida ha elementi sincretici, si praticano battesimo, un rito di condivisione del pane e del vino simile alla comunione cristiana, digiuni in alcuni periodo dell'anno, feste delle stagioni e persino danze dal sapore sufi.
Vari onori sono tributati alle effigi dell'angelo pavone che in alcune ricorrenze vengono portate di villaggio in villaggio.
Particolare importanza ha anche la festa del pellegrinaggio a Lalish che cito brevemente proprio per sottolineare un altro elemento sincretico: nel corso delle celebrazioni i pellegrini recitano canti per onorare il saggio Shaikh Adi, e non solo, in quanto tra gli inni ve n'è anche uno detto "Canto di Malak 'Isa", ossia canto dell'angelo Gesù, questo rituale poi degenera in pura ritualità frenetica, quasi sciamanica, con ritmi di tamburo ossessivi, seguendo i quali i fedeli si contorcono e si agitano per terra tra forti grida.
Il Kitab aljilwa, il libro della rivelazione è il più importante testo sacro della tradizione yazida, in cui l'angelo pavone, parlando in prima persona, reclama ubbidienza e voti di silenzio da parte dei suoi fedeli, offrendo in cambio benedizioni e potere.
In parte è anche questo aspetto misterico ed elitario, che non facilità l'accesso alle conoscenze da parte degli "estranei", a rendere molti aspetti di questo culto ancora ignoti agli studiosi.
Nell'attesa che future generazioni di impavidi orientalisti sollevino alcuni interrogativi, vi lascio con un estratto di una preghiera con cui si onora Malak Ta'us
"O Signore, tu sei il Dio del viaggio,
Signore della luna e della tenebra,
Signore del trono sublime,
Sei il Dio della benedizione,
Tu sei il trono e io sono nulla,
Io sono debole e caduto,
sono caduto e tu ti ricordi di me,
Ci hai condotti dalla tenebra alla luce."
(1)Avestico= antica lingua della famiglia indoiranico, oggi attualmente utilizzata solo nei testi sacri dello Zoroastrismo, la raccolta degli Avesta.
(2) Husayn= figlio di 'Ali il genero di Muhammad, dagli sciiti è considerato il terzo imam, venne ucciso a Karbala assieme ai suoi parenti e compagni, per essersi ribellato alla presa di potere degli Umayyud, la sua morte viene ricordata dai seguaci della shia nel giorno dell'Ashura, un giorno del calendario lunare islamico, la cui corrispondenza col calendario solare regolare cambia ogni anno.
Ottima analisi , complimenti.
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